Conosci la Nuova Teoria Economica
CONOSCI LA NUOVA TEORIA ECONOMICA “ETICA ED ECONOMIA”
Dopo un lungo periodo di confronto con molte persone, si è trovata coerente e condivisibile la definizione, tratta dal Catechismo della Chiesa Cattolica, 2426, 1992: “……. La vita economica non mira solo ad accrescere la produzione dei beni e ad aumentare il profitto o la potenza; essa è prima di tutto ordinata al servizio delle persone, dell’uomo nella sua integralità e di tutta la comunità umana……”
Da quel punto di partenza sono stati attuati studi e ricerche, specialmente con imprenditori e operatori che sperimentano quotidianamente le vie più adeguate nella produzione e distribuzione di ricchezza.
Si è potuto verificare che le numerose esperienze di Economia Sociale, Economia Civile e altre ancora, nate negli ultimi decenni con l’obiettivo di “umanizzare” l’economia classica, non sono da sole sufficienti per produrre quel “salto evolutivo” che necessita, al fine di cambiare radicalmente la rotta verso la quale si è incamminata l’umanità.
Si è arrivati, quindi, ad una disciplina economica che, ipotizzando un nuovo percorso culturale anche durante l’attività lavorativa, dovrebbe favorire il riavvicinamento dello Spirito alla dimensione materiale degli umani del XXI secolo.
Tale disciplina è denominata “Etica ed Economia”, mentre i suoi elementi di base possono essere così riassunti:
- La necessità di unire indissolubilmente la “Solidarietà” all’Efficienza, quella che, da sola, ha sempre rappresentato il “mantra” dell’Economia Classica.
- La comprensione che la “Solidarietà”, caratterizzante la nuova disciplina, non si esplicita attraverso una sottrazione di risorse all’attività economica, ma come un vero e proprio “moltiplicatore” che permette la creazione di maggiore ricchezza, compatibilmente con uno sviluppo equilibrato e sostenibile, sotto il profilo economico, sociale e ambientale.
- Chi opera in ambito economico, può farlo solo considerando la centralità della Persona, il rispetto della Natura e dell’Ambiente.
- Riconoscere che serve un rinnovamento culturale continuo affinché la produzione e distribuzione di ricchezza siano coerenti con le più evolute tecniche produttive e distributive, per dare risposte adeguate alla società moderna. Così facendo si realizzerà la giusta valorizzazione e il progressivo inserimento, in ambito economico-sociale, delle giovani generazioni.
- Il superamento dei tre fattori produttivi dell’Economia Classica, per adottare i sette “Fattori Economici” di questa nuova disciplina:
- Patrimonio Umano;
- Terra;
- Lavoro;
- Capitale;
- Rete (World Wide Web) – tecnologia e digitale;
- Energie Rinnovabili;
- La necessità che studiosi, economisti, filosofi imprenditori ed operatori economici si mettano insieme affinché le diverse proposte elaborate negli ultimi decenni, alternative all’economia classica, diventino branche (rami) della nuova disciplina economica. Così facendo si raggiungerà quella “maturità scientifica” che necessita ad ogni nuova disciplina per trovare la più ampia diffusione.
- La consapevolezza che questa disciplina nasce dal confronto tra persone dei “Nord” e persone dei “Sud”, avendo sperimentato la ricerca del “saper fare” come sintesi tra il “sapere puro” e il “fare quotidiano”. L’accettazione e la valorizzazione delle diversità diventerà l’elemento caratterizzante.
- Il riferimento alla Dottrina Sociale della Chiesa, con inizio dagli scritti del 1891 (Rerum Novarum – Leone XIII) fino ai giorni nostri, nel confronto con economisti, sociologi e filosofi, partendo da Adam Smith.
POSSIBILI CONSEGUENZE IN IPOTESI DI DIFFUSA APPLICAZIONE DELLA NUOVA TEORIA ECONOMICA
Il processo culturale che seguirà all’introduzione dello studio della nuova disciplina economica, nelle Scuole di ogni ordine e grado e nelle Università, porterà tutti a comprendere che la Solidarietà, assieme all’Efficienza, crea modalità operative orientate alla “Condivisione” e alla ricerca del “Bene Comune”. Inoltre, inserendo nelle dinamiche della produzione e distribuzione di beni e servizi quel “moltiplicatore” che permetterà di creare maggiore ricchezza, sarà per tutti più facile abbandonare la vecchia economia di mercato.
La centralità della Persona e il rispetto della Natura e dell’Ambiente non sono lasciati alla discrezionalità degli operatori ma considerati nuovi “Fattori Economici”, indicati col termine “Patrimonio Umano” ed “Energie Rinnovabili”. Ciò permetterà un cambiamento epocale in grado di favorire crescita e sviluppo per ogni Comunità.
Il fattore “Lavoro” troverà un’adeguata evoluzione in una nuova società nella quale i rapporti tra la Scuola e le Università, con le Imprese e gli Enti economici, sarà profondamente cambiato. La Ricerca &Sviluppo verrà attuata in modo nuovo e continuativo, frutto di un processo culturale senza interruzioni e con formazione permanente.
L’evoluzione tecnologica di questi ultimi decenni, da molti definita col termine “Rivoluzione Informatica”, creerà un ulteriore volano di sviluppo, grazie al sempre maggiore impiego di giovani generazioni, quelle che meglio e più facilmente utilizzano la “Rete”. Anche questa indicata come un vero e proprio “Fattore Economico”. La diffusione di un’economia “green”, unita ai progressi che consentirà la digitalizzazione dei sistemi, ci danno la reale dimensione di ciò che potrà avvenire nei prossimi anni.
Conseguenze positive, verso una più equa giustizia sociale, saranno possibili grazie alla valorizzazione delle “diversità” che comporterà la partecipazione ai processi produttivi e distributivi del maggior numero di persone. I poveri, gli ultimi e i dimenticati diventeranno soggetti di necessaria inclusione, in un mondo nel quale diventerà funzionale lo scambio di “Conoscenze”, anche loro assunte al ruolo di “Fattore Economico”.
La progressiva diffusione di una nuova cultura economica, più vicina all’essenza dell’umano e capace di creare maggiore autonomia personale, creerà le condizioni per favorire maggiore libertà nei rapporti personali e in quelli tra i Popoli.
La conseguente nuova “coscienza” favorirà l’assunzione di maggiore responsabilità negli operatori economici e nei consumatori, sui problemi dello sviluppo quale condizione per la Pace.
Il nuovo processo culturale che si innesterà porterà un contributo rilevante alla costruzione di una visione globale delle problematiche connesse al sottosviluppo e alla cooperazione internazionale. Favorirà il dialogo aperto fra le diverse culture, sulla base di valori condivisi, al di là degli stereotipi e delle etichette pregiudiziali che nel corso della storia hanno condizionato i rapporti fra i Nord e i Sud.
Roma – Bassano del Grappa, 17 aprile 2023