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Progetto il Mio Mondo Bambino

Presentazione del progetto

Il 17 maggio del 2001 viene costituito a Roma il Movimento delle Scuole “Etica ed Economia” nel Mondo, al quale partecipano 30 Istituzioni, tra le quali la Fondazione “Etica ed Economia” di Bassano del Grappa (VI), che porta con sé il patrimonio culturale della “Scuola di Pensiero”, avviata nei primi anni ’90 e che ha l’obiettivo di diffondere una nuova economia “dal volto umano”.

 Nell’atto di fondazione si legge che le finalità e gli ambiti operativi sono: «Creare Università e Facoltà di “Etica ed Economia”, promuovere corsi di studio ed attività formative “itineranti” nei cinque continenti, realizzare progetti e scambi di capacità imprenditoriali tra nord e sud del mondo.»

 Finalmente, negli anni ’20 del XXI secolo, moltissime persone e, tra loro, pensatori ed operatori economici, comprendono che il processo degenerativo attuato contro l’uomo e la natura, specialmente applicando all’estremo le regole dell’economia classica e le strategie della speculazione e della finanza, deve terminare.

 Il nostro Movimento sostiene che altre discipline umanistiche ed economico-sociali, come “Etica ed Economia”, potranno aiutare quel cambiamento, oramai atteso da molte parti, cosicché l’inutile contrapposizione tra liberisti estremi e collettivisti, lascerà il posto ad un nuovo modo di concepire la vita ed il mondo. Riteniamo, infatti, che lo strumento della condivisione può e deve essere utilizzato con la solidarietà, applicata ad ogni livello economico e sociale.

 La migliore via da seguire ci è sembrata quella dei bambini e dei loro giochi, per impattare questa società fin dalle sue “radici future”; ecco il motivo dell’ideazione de “il mio mondo bambino”. Gioco che propone modalità di scambio tra bambini, senza l’utilizzo di moneta. Regolando i loro rapporti con una forma di “baratto contabile”, attraverso un circuito di compensazione reciproca, dove l’unità di misura è rappresentata dalla “mela”. I bambini sono chiamati all’esercizio del “dono”, all’amore e all’aiuto vicendevole, oltre che alla condivisione di risorse verso le comunità più povere, destinando loro l’1% degli scambi.

 Le prospettive vere del gioco sono l’esaltazione della gioia e della bellezza, del buono e del bello, per una piena felicità dei bambini, che avranno l’opportunità di imparare le modalità per sviluppare tutta la loro creatività e costruire, anche per gli adulti, nuove forme di convivenza nelle comunità e nel mondo. Una nuova pedagogia potrà affermarsi nella nostra “casa comune”, partendo dai bambini: quella dell’incontro, della solidarietà e della condivisione